A volte nel caos quotidiano si ha bisogno solo di una storia, una storia pura e semplice, di qualche ora di dolce spensieratezza: è questo ciò che offre Jordi Lafebre con la sua graphic novel “Nonostante tutto”, pubblicata nel 2021 da Bao Publishing.
Al centro di tutto vi è una storia d’amore impossibile, quella tra Ana, una donna energica e pragmatica, e Zeno, un carismatico sognatore: a separarli in questa narrazione lunga una vita intera non è solo il caso, ma anche scelte difficili da dover compiere. “Nonostante tutto” è una tenera apologia di quegli amori che serpeggiano silenti e inarrivabili, ma è anche un inno alla vita quotidiana e delle sue semplici gioie come l’aver una famiglia e il lottare per i propri obiettivi.
I personaggi sono affascinanti e ben caratterizzati, tutti calati nella propria esistenza più o meno romantica, più o meno difficile, ma a rendere unica questa graphic novel è l’uso di molteplici simbolismi. Gli oggetti catturati nel loro fascino rappresentano le persone ed è così che Giuseppe è una macchinetta del caffè, semplice e confortevole, Ana è una vecchia libreria abbandonata, Zeno un ponte asimmetrico ma che è comunque stabile e forte e il rapporto tra questi ultimi è come le farfalle che si avvicinano alla luce senza poterla mai raggiungere perché ostacolate dal vetro.
La tecnica narrativa è estremamente originale, infatti la storia viene narrata al contrario, da quando i due protagonisti sono anziani fino al loro primo incontro: le prime vignette e le ultime manifestano l’intento simmetrico che pervade l’intero volume, dato che le prime ritraggono Ana e Zeno anziani che si riparano con un ombrello sotto la pioggia mentre le ultime rappresentano gli stessi soggetti nella medesima situazione ma da giovani.
Il tema del tempo è infatti estremamente importante: Zeno dedica quasi 40 anni della sua esistenza alla tesi del suo dottorato in fisica il cui intento è dimostrare che il tempo può andare all’indietro ed è in virtù di ciò che l’autore ha scelto di narrare la storia di Zeno al contrario; paradossalmente questa scelta esalta i piccoli indizi degli avvenimenti passati e trascina il lettore in una sorta di ricerca archeologica.
I disegni delicati sono una peculiarità di Jordi Lafebre e la scelta di forme tondeggianti e di colori delicati rilassa lo sguardo e comunica al lettore l’intento di raccontare una storia a tratti un po’ triste, ma nella quale la tristezza è bandita, come a voler dire che se anche la vita non va come si spera, può essere comunque uno splendido viaggio.
In tutto questo però cos’è l’amore? L’amore è quello tra Zeno e Ana, quell’amore esaltante non realizzato fatto di sogni ad occhi aperti e promesse o quello tra Giuseppe e Ana, semplice e quotidiano, concreto e confortevole, fatto di sostegno e rispetto? Forse lo sono entrambi o forse non c’è una risposta.